Teatro San Carlo

12.04.2019

Storia in pillola 

  • Il teatro San Carlo fu costruito nel 1737 e fu inaugurato il 4 novembre per volontà del Re Carlo di Borbone, che diede a Napoli un magnifico teatro.
  • Fu costruita dagli architetti: Giovanni Antonio Medrano e Antonio Niccolini
  • Il teatro San Carlo è un teatro lirico 
  • E' tra i più antichi teatri d'opera chiusi, in Europa e nel mondo

Prime opere

La prima opera che andò in scena fu l'Achille in Sciro di Domenico Sarro e libretto di Pietro Metastasio con Vittoria Tesi e Angela Amorevoli. A Domnico Sarro vennero pagati 220 ducati per la sua magnifica opera!

inizialmente fu sede esclusiva di opere serie, 'opera buffa si dava in altre zone della città, come al teatro Mercadante, al tempo chiamato San Bartolomeo o teatro dei Fiorentini.

Artisti

Nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palco erano prettamente quelli della scuola Napoletana, provenienti dai conservatori della città. Questi erano alcuni degli artisti: Leonardo Leo, Niccolò Porpora, Leonardo Vinci, Johann Adolf Has, Carlo Broschi, Domenico Sarro.

Tra i cantati si registrano: Tesi, Amorevoli, nn Lucia De Amicis, Gaetano Majorano.

...Negli anni successivi...

Con il passare degli anni, il prestigioso San Carlo cebbe al punto da attirare diverse illustri personalità di fama internazionale.

Andò in scena nel 1752 la prima assolut di Clemenza di Tito di Christoph Willibadl Gluck con successo con Majorano, nel 1761 l canore in Utica e nel 1762 l'alessandro nell'indie, entrambe prime assolute di Johanna Christin Bach.

Negli anni successivi giunsero inoltre ospiti come: Franz Joseph Haydn e il giovane Mozart il quale comparve tra gli spettatori.

A Giovanni Paisiello nel 1787 viene dato il compito di "sovrinendente dll'orchestra del San Carlo"

Durante la repubblica napoletana, nel 1799 il teatro assunse la denominazione fi teatro nazionale San Carlo. 

La gestione di Barbaja

Gioacchino Murat ascende al trono nel 1808 e dal 7 luglio del 1809 fino al 1840,il teatro viene gestito dall'impresario Domenico Barbaja 

In questo periodo ci furono i lavori di Antonio Niccolini,questi lavori durarono circa 2 anni,diedero all'edificio l'aspetto che tutt'oggi ha.

Furono essenzialmente rivestiti gli interni creando ambienti di ristoro e ricreazione,inoltre fu rifatta anche la faccia in pieno stile neoclassico.

Inoltre la sala interna fu ricostruita appena sei anni dopo  1817 sempre dal Niccolini a seguito di un incendio che la distrusse ,la notte fra il 12 e il 13 febbraio 1816. In quest' occasione cambiò anche l' aspetto della sala interna,in modo da raggiungere 2500 posti.

Fu inoltre eseguita la grande tela sul soffitto di 500 metri quadrati,opera di Antonio,Giovanni e Giuseppe Cammaro che raffigura Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo.

"Estetica"

Da Cammillo Guerra e Gennaro Maldarelli furono introdotti vari particolari come: l'orologio nel sottalco del proscenio.

Nuova riapertura

la nuova riapertura avvenne il 12 gennaio del 1817 con la cantata il sogno di partenope.

Le grandi stagioni  di Rossini e Donizzetti

Dal 1815 al 1822 il direttore musicale ufficiale del teatro fu Gioacchino Rossini 

Dopo Rossini  l'incarico andò a Gaetano Donizetti direttore artistico dal 1822 al 1838, uno dei suoi più bei capolavori è proprio Lucia di Lammermoor.

Verdi

Durante la seconda parte del regno di Ferdinando Secondo la morsa della censura si faceva più stretta nella vita artistica del teatro.

Dopo il cambio titolo dell'opera del Bellini Bianca e Fernando in "bianca e Gernando" vi furono altre censure che questa volta tormentarono il rapporto con Giuseppe Verdi.

Fu infatti inizialmente proibita la messa in maschera (con il nome di "una vendita in dominio) nel 1859.

Dopo queste varie censure quest'ultimo si esibi a Napoli solo nel 1862, dopo la prima romana del 17 febbraio.

Nel 1846 avviene la prima assoluta di Orazio e curia Azzi di mercadante

Nel 1851 avviene successo della prima in assoluto di Folco dal arles


NOVECENTO E DUEMILA 

L'attività del teatro nella prima metà del XX secolo si pur fortemente segnata da due conflitti bellici che causarono tra le altre cose anche diversi danni alla struttura risulta risentire della tendenza che impazza la scena musicale internazionale. Nella prima metà del secolo su disegno di Michele platina fu creato un Foyer (locale adiacente ad una sala teatrale o cinematografica) sul lato che dai giardini del Palazzo Reale. Fu di fatto durante la seconda guerra mondiale e diventò così un posto più accogliente.

ARCHITETTURA

Il teatro è una struttura molto ampia, inoltre è il più capiente teatro nella penisola italiana. Può ospitare 1386 spettatori , conta un ampia platea (22x28x23) e costuita da 5 ordini di palchi disposti a ferro di cavallo +1 ampio palco reale un loggione ed un palcoscenico (34x33m).   

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